Oggi vi portiamo alla scoperta di uno dei borghi più belli del Lazio, Vignanello, la meta perfetta per una gita fuori porta all’insegna di quiete e bellezze naturalistiche. Ci troviamo a est dei monti Cimini a circa 369 metri sul livello del mare, nel cuore della Tuscia viterbese. Il prodotto tipico più apprezzato di questo territorio è il vino la cui produzione in questa zona risalirebbe addirittura al IV secolo a.C., come testimoniato da alcuni ritrovamenti archeologici su cui è rappresentato Dioniso mentre rivela a suo figlio come fare il vino.

Il paesaggio intorno al borgo è davvero incantevole: campi coltivati, torrenti, boschi e casolari di campagna, il tutto ad appena 70 chilometri da Roma e a 19 chilometri da Viterbo.

Cenni storici

Le origini antiche di questo borgo sono raccontate già dalle ipotesi sulle origini del suo nome. Per alcune fonti, il primo nucleo urbano fu costruito dai Romani che si rifugiarono qui durante l’invasione dei Visigoti nel 410. Il nome del borgo deriverebbe da uno dei personaggi più importanti dell’insediamento dell’epoca, Giulianello.

Altre fonti, invece, sostengono che il borgo abbia preso il nome da Giulia, figlia del re del Ponto. Molto Oppure, più semplicemente, l’origine del nome Vignanello potrebbe risiedere proprio nel legame di questa zona con la produzione di vino e con le vigne di cui che circondato il borgo.

La presenza dell’uomo in questo territorio è stata documentata già a partire dal Paleolitico. Gli scavi archeologici di inizio Novecento hanno portato alla luce reperti risalenti ai falisci. Il centro urbano si sviluppava sul pianoro del Molesino mentre la Valle del Fosso della Cupa ospitava la necropoli. I reperti sono custoditi oggi nella collezione del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.

Tra Medioevo e Rinascimento, Vignanello fu possedimento di diverse famiglie, fino al 1081-82 quando passò ai monaci benedettini. A questa epoca risale il castello che si inserì nella pianta della cittadina fortificata circondata da mura difensive.

Nel 1169, Vignanello fu conquistata da Federico Barabarossa entrando a far parte delle proprietà imperiali di Viterbo. Dopo essere passata sotto le mani di varie famiglie locali, nel 1435 Vignanello ritorna alla Chiesa e viene donata all’Ospedale Santo Spirito. I principi Ruspoli-Marescotti sono l’ultima famiglia nobile a possedere il borgo fino al ritorno nello Stato Pontificio con Pio VII dove rimane fino al Regno d’Italia nel 1870.

Cosa vedere a Vignanello

Nonostante le sue dimensioni contenute, Vignanello offre diversi luoghi di interesse da non perdere.

Castello Ruspoli e il suo giardino

Uno dei luoghi più famosi di Vignanello è il Castello Ruspoli, un’imponente costruzione del XVI secolo voluta dalla famiglia Farnese ed edificata sul luogo in cui sorgeva l’antica rocca fortificata, a suo tempo dimora dei monaci benedettini

Il magnifico giardino all’italiana del Castello risale al 1611 e fu commissionato da Ottavia Orsini. Si tratta di uno tra i più bei giardini all’italiana del Rinascimento, diviso in aree come il Giardino di Verdura e il Giardinetto Segreto.

Il Castello si affaccia su Piazza della Repubblica, dove sorge la Collegiata di Santa Maria della Presentazione, una chiesa in stile barocco voluta dal principe Francesco Maria Ruspoli e consacrata da Papa Benedetto XIII nel 1725, sicuramente l’esempio più importante di architettura religiosa di Vignanello.

Castello Ruspoli Vignanello e i suoi giardini
Castello Ruspoli (Foto: iviaggidiraffaella.blogspot.com)

Le chiese di Vignanello

Molti sono i luoghi di interesse per chi ama il turismo religioso o, semplicemente, è dedito alla contemplazione delle straordinarie opere di architetti, pittori e scultori di epoche passate.

Oltre alla già citata Collegiata di Santa Maria della Presentazione, vanno menzionate la Chiesa di San Sebastiano, in stile barocco e risalente al XVII secolo, la Chiesa della Madonna del Pianto, con la sua insolita forma cilindrica e la Chiesa di San Giovanni Decollato, risalente al 1614 e dedicata, nel 1893, anche all’Immacolata..

Nella chiesa di San Giovanni Decollato è conservato un dipinto della Vergine, Immacolata Concezione, forse attribuibile a Guido Reni. Si narra che gli occhi della Vergine ritratta in questo dipinto si siano miracolosamente mossi, nel luglio del 1796 e nel 1875, facendo accorrere così tanti fedeli da rendere necessaria la chiusura della chiesa, riaperta poi nel 1950, quando fu posta una corona d’oro ad ornare l’immagine della Madonna.

A meritare una visita sono anche la Chiesa dei Santissimi Angeli Custodi, del 1705, la Chiesa della Madonna delle Grazie, del XIII secolo, e la Chiesa di San Francesco.

La Porta del Molesino

Vignanello ha un’affascinante atmosfera medievale e rinascimentale, un altro tesoro artistico degno di nota è la Porta del Molesino del 1692, conosciuta anche come “Porta del Vignola” realizzata dall’architetto romano Mattia de Rossi

La porta è situata presso l’ingresso occidentale del paese e gli abitanti la chiamano da sempre “arco del molesino” dal nome del colle su cui sorge.

Cosa vedere a Vignanello: Porta del Molesino
Porta del Molesino (Foto: tripadvisor.it)

Enogastronomia ed eventi a Vignanello

Oltre al castello e ai luoghi di culto, Vignanello è ricca di taverne e cantine dove assaporare i prodotti tipici di questa regione, ricca di tradizione enogastronomica.

Fra i piatti tipici che potrete gustare ci sono gli gnocchi col ferro, così chiamati per la forma tradizionale data loro con un tubo di ferro, conditi con sugo di salsiccia e pecorino. Da provare anche l’acquacotta, una ricetta a base di ingredienti semplici come pane raffermo, verdure selvatiche, mentuccia e baccalà, e la pignaccia, uno stufato speciale di carne e frattaglie. Dolci caratteristici sono certamente i pasticcini alla nocciola dei Monti Cimini e le ciambelline al vino!

Se capitate a metà del mese di agosto, ricordate che in questo periodo si celebra la Festa del vino, l’occasione ideale per assaporare, oltre al vino, le ricette tipiche della zona. La Festa del vino è infatti l’occasione in cui Vignanello presenta al pubblico i suoi vini provenienti da vitigni DOC, vincitori di premi internazionali. 
Infine, tra le eccellenze del territorio va citato anche l’olio extravergine di oliva per cui Vignanello è rinomata a livello regionale e nazionale.

Come arrivare a Vignanello

Raggiungere Vignanello in auto è molto semplice. Da Roma è possibile prendere via Cassia e seguire le indicazioni per Fabrica di Roma e poi per Vignanello.

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Vignanello: cosa vedere nel borgo del vino
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Vignanello: cosa vedere nel borgo del vino
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Cosa vedere a Vignanello. I principali luoghi di interesse del borgo del vino.
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