Subiaco, inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia, è la meta perfetta per una gita di un giorno da Roma, immergendosi in un territorio ricco di storia, arte e bellezze naturali. Situato tra le montagne dell’Appennino laziale, su un promontorio di roccia calcarea, il borgo di Subiaco domina la Valle dell’Aniene, nel Parco Naturale dei Monti Simbruini
Le cose da vedere sono così tante che riassumerle in questo articolo non è stata un’impresa facile, possiamo garantirvi però che non vi pentirete di trascorrere una giornata in questo incantevole borgo a poco più di 70km a nord di Roma.
Le origini
La storia di Subiaco ha origini antichissime. Secondo una leggenda, i primi ad insediarsi qui furono gli schiavi impiegati nella costruzione della villa che l’imperatore Nerone (58-64 d.c.) si fece costruire per trovare rifugio dall’afa estiva di Roma. Il nome del borgo deriverebbe da “Sublaceum” che vuol dire “sotto i laghi”, alludendo ai tre laghi ottenuti sbarrando artificialmente l’Aniene per abbellire la residenza dell’imperatore. A sovrastare il borgo troviamo la rocca dei Borgia, costruita invece alla fine dell’XI secolo dall’abate Giovanni V per scopi difensivi.
Fra i principali luoghi di interesse di Subiaco, per appassionati di chiese e i luoghi sacri, non possiamo non citare i due monasteri benedettini di Santa Scolastica e San Benedetto detto anche Sacro Speco. Per gli amanti della natura e delle passeggiate all’aria aperta, invece, il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini è il luogo perfetto per entrare in contatto con una natura ancora selvaggia e incontaminata. Gli estesi prati verdi e i boschi di faggio con le vallate, i fiumi e le montagne vi daranno l’impressione di viaggiare indietro nel tempo.
L’arco trionfale e il ponte si San Francesco
Il luogo ideale per un’esperienza sensoriale e contemplativa, a contatto con la natura e lontano dal caos cittadino. Fin dai primi passi nel centro cittadino, Subiaco regala scorci che ci riportano ad una storia antichissima. L’accesso alla parte bassa del centro vi permetterà di ammirare l’Arco Trionfale costruito in onore di Papa Pio VI nel 1787 dagli stessi cittadini di Subiaco. L’arco è in marmo e presenta lo stemma di Pio VI che fu cardinale Giannagelo Braschi.
Nei pressi dell’arco c’è il Ponte di San Francesco, una struttura che risale al 1358 e che attraversa il Fiume Aniene, un luogo suggestivo e romantico che ha resistito al passare del tempo. Non diversamente dai molti borghi medievali presenti in Italia, Subiaco è caratterizzata da edifici storici risalenti non solo al Medioevo, ma anche al periodo del Rinascimento e Barocco.
La villa di Nerone, la Rocca Abbaziale e i luoghi di culto
Da non perdere anche le bellezze presenti nei dintorni del borgo, oltre i resti della villa di Nerone situati lungo la strada che dai monasteri porta a Subiaco possiamo citare senz’altro la Rocca Abbaziale, eretta tra il 1073 e il 1077 che ha subito diversi interventi architettonici fra il XVI e il XVII fino a farla diventare una residenza signorile. Come abbiamo detto i luoghi di culto a Subiaco non mancano e, fra questi, merita certamente una visita la Chiesa di Santa Maria della Valle eretta per volere di Papa Pio VI nel 1794. Si tratta di uno dei più bei complessi neoclassici e fra i poli d’attrazione principali di Subiaco.
La chiesa di Sant’Andrea, invece, è il luogo di culto principale del paese, voluta dal cardinale Giannagelo Braschi, i lavori iniziarono nel 1776 e si conclusero nel 1789. Al suo interno troviamo una sola navata con delle cappelle laterali e con bellissime decorazioni. Purtroppo durante la seconda guerra mondiale rimase danneggiata dai bombardamenti ma poi fu ripristinata da Florestano Di Fausto tra il 1945 e il 1952. Ma anche fuori dal centro del borgo possiamo ammirare un’opera architettonica di prestigio, la Chiesa di San Francesco, del 1327, caratterizzata da altari lignei e pregevoli pitture dei secoli XV e XVI.
Nei pressi della Rocca Abbaziale invece possiamo ammirare un bellissimo caseggiato medievale situato proprio nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simburini, anche questo luogo d’interesse, immerso nella natura.
Nel parco naturale è inoltre possibile visitare i due Monasteri benedettini di Santa Scolastica e di San Benedetto, il Monastero di San Biagio, il Laghetto di San Benedetto e le Cascate di Trevi. Una volta qui potrete raggiungere il Monte Livata, conosciuto per le sue stazioni sciistiche, e da cui potrete intraprendere suggestivi percorsi verso il Monte Autore.
Subiaco è inoltre un punto di snodo per visitare anche altri paesi nei dintorni come Arcinazzo Romano, di cui segnaliamo l’altopiano omonimo, Cervara di Roma e la più distante Arsoli e Jenne. A circa 3 km da Altipiani di Arcinazzo, potrete, inoltre, ammirare il Museo Civico Archeologico e i resti della Villa di Traiano.
Come Arrivare a Subiaco
Subiaco dista da Roma circa 70 km. In auto potrete raggiungere il borgo procedendo sulla A24 verso l’uscita Mandela per poi imboccare la SS5 Tiburtina – Valeria fino al bivio con Arsoli. Proprio qui inizia la via Sublacense, realizzata sotto l’impero di Nerone sfruttando una strada di servizio dell’acquedotto Anio Vetus che attraversa dei paesaggi davvero suggestivi. Il tragitto in auto sarà, quindi, già una prima esperienza.
Cosa mangiare a Subiaco
Sicuramente a Subiaco potrete gustare prodotti di terra e di fiume protagonisti di una cucina semplice e tradizionale. Fra i piatti da provare c’è la “ju pappaciùccu”, pietanza sostanziosa a base di cavoli neri lessati e impastati con pizza di granturco e pane raffermo, “ju fallò”, pane fatto con farina di mais, “la pulènna co lle spuntature de porcio”, “je salame degliu re” (rotolo di pan di spagna con cioccolata), la “trotta n’ guazzetto, i “bròccuji ncancarìti” e i famosi “subbjàchini”, dei biscotti tipici.