Se stai cercando una fuga dal caos di Roma che non richieda lunghe ore di viaggio, Castelnuovo di Porto è la meta perfetta. A soli 30 km da Roma, questo piccolo borgo sorprende per la sua bellezza e tranquillità. Un concentrato di storia, natura e tradizioni locali, ideale per una gita in giornata tra vicoli antichi, monumenti e sapori autentici della cucina laziale. Pronto a partire?
Cenni storici
Le origini di Castelnuovo di Porto sono riconducibili all’antica città di Capena che sorgeva sul colle della Civitucola.
Intorno all’anno Mille, venne edificato il “Castrum Novum” cui si deve l’origine del toponimo “Castelnuovo”. Più tardi, con l’inglobamento nella diocesi di Porto e Santa Rufina, venne aggiunto il nome “di Porto” per via del grande porto fatto costruire dall’imperatore Traiano.
Sul finire del XIII il castello venne nuovamente riedificato da Giacomo Sciarra Colonna, con l’aggiunta di torrette e del fossato con ponte levatoio.
Nel Medioevo il borgo prese dunque le sembianze che ancora oggi possiamo ammirare. Situato su una collina strategica, era un importante avamposto difensivo lungo la via Flaminia, strada che collegava Roma all’Italia settentrionale. Il castello divenne il cuore del borgo e con il passare dei secoli fu modificato e ampliato, finendo al centro delle lotte dei Colonna contro i Caetani e gli Orsini.
Trasformato in un lussuoso palazzo rinascimentale fu poi adibito a carcere e sede della Pretura locale, fino al 1960.
Il soggiorno di Papa Leone X
Un aneddoto interessante che riguarda Castelnuovo di Porto è il soggiorno di Papa Leone X. Nel 1517, durante un suo viaggio, il Papa si fermò nel borgo e rimase talmente colpito dalla sua bellezza che lo scelse come residenza privata. Si dice che amasse passeggiare nei giardini del castello e trovare qui un po’ di pace lontano dalla frenesia di Roma. Ancora oggi, il palazzo ducale, dove il papa soggiornò, è uno dei simboli del borgo.
Cosa vedere a Castelnuovo di Porto
Il cuore del borgo è rappresentato dal suo centro storico, un intrico di stradine acciottolate e vicoli suggestivi che conducono a piazze e angoli pittoreschi. Passeggiando per le vie del centro, è impossibile non rimanere affascinati dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, un capolavoro di architettura rinascimentale. Al suo interno, l’atmosfera solenne e le opere d’arte sacra rendono la visita un’esperienza spirituale unica.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Nel centro storico e nelle campagne circostanti, si trovano molte chiese e resti di edifici religiosi ma, tra le chiese edificate tra il medioevo e il XVIII secolo, quella di Santa Maria Assunta è certamente la più rappresentativa e ricca di fascino.
Situata nella piazza principale del paese, la chiesa ha una navata unica con otto altari e decorazioni in stucco. Gli altari sono dedicati a vari santi e la sagrestia conserva quadri e paramenti sacri. Due nicchie sopra i confessionali ospitano statue della Madonna e di Sant’Antonino Protettore. Tra il 1889 e il 1896, proprio accanto alla chiesa, fu costruito il Palazzetto Cardinalizio. Nella prima cappella a destra si trova un altare marmoreo proveniente dalla Chiesa del Gesù a Roma. Il presbiterio, ampliato nel XVIII secolo, contiene l’altare maggiore con coretti e un coro ligneo. Di rilievo è il Trittico del Salvatore, attribuito ad Antoniazzo Romano, conservato nella Cappella del S. Salvatore e datato 1507.
Il palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale, noto come “Rocca Colonna”, si è trasformato da insediamento militare fortificato a palazzo rinascimentale. Situato su uno sperone tufaceo tra la valle del fosso di Chiarano e della Mola, domina il borgo antico sviluppato a cerchi concentrici. L’accesso avviene dalla piazza principale tramite due rampe di scale. La facciata presenta due torri: quella a est è il mastio originale, mentre quella a ovest è stata costruita successivamente per conferire un aspetto più armonico. Il palazzo si sviluppa su tre livelli.
Il nome Castelnuovo di Porto suggerisce una ricostruzione da parte dei monaci Benedettini di San Paolo. L’incastellamento risale a prima dell’anno Mille, opera del principe AIberico. Occupata nel 1139 da Stefano di Teobaldo, la rocca viene restituita al Monastero di S. Paolo da Papa Innocenzo II. La Cappella di San Silvestro, risalente al 1026, è stata restaurata di recente, rivelando antichissimi affreschi nascosti dal tempo e dai vari lavori di ristrutturazione.
Nel 1548 Alessandro Colonna cede il feudo al figlio Sciarra, che promulga gli Statuti per mercato, tribunali e giustizia e trasforma la rocca in palazzo rinascimentale. La Sala Pinta, attribuita a Federico Zuccari e datata 1568, è uno degli interventi più significativi. Numerosi personaggi illustri sono stati ospitati, tra cui la Regina Cristina di Svezia e Carlo III di Borbone.
Il Parco di Veio
Per chi ama la natura, una visita al Parco Regionale di Veio è d’obbligo. Questo parco naturale si estende su oltre 15.000 ettari ed è il quarto parco del Lazio per estensione.
Istituito alla fine del 1997, il parco si estende sui territori anticamente abitati da Etruschi, Falisci e Romani. Molti sono i modelli insediativi che hanno interessato l’area: dai villaggi di capanne alle fortificazioni medievali, dalle ville romane e rinascimentali fino ad arrivare ai casali rurali del secolo scorso.
Tra le principali attrazioni vi sono sicuramente le rovine dell’antica città etrusca di Veio, posta su un altopiano lambito dai fiumi Fosso della Mola e Cremera, affluente del Tevere, dove i primi insediamenti abitativi risalgono già all’età del Bronzo.
Il parco è ricchissimo di testimonianze archeologiche di età etrusca e romana, nonché monumenti di età medievale. Il santuario di Portonaccio, nei pressi dell’antica città etrusca di Veio, è fra i più importanti dell’Etruria e risale ai primi decenni del VII secolo a.C., raggiunse il suo assetto finale intorno alla metà del V secolo a.C. con la costruzione del tempio dedicato alla dea Minerva.
Ponte Sodo è invece una galleria di circa 70 metri risalente sempre al periodo etrusco che doveva favorire il deflusso delle piene del fiume Cremera.
Numerose sono poi le necropoli intorno alla città. Qui è possibile ammirare la tomba dei Leoni ruggenti, la più antica tomba etrusca con pitture del VII secolo a.C., e la tomba Campana risalente alla fine del VII secolo a.C., decorata con figure di animali, cavalieri e animali fantastici.
Il Parco comprende ben 99 chilometri di sentieri, tra cui la Via Francigena, che attraversano un territorio molto variegato dal punto di vista paesaggistico con alternanza di colline e profonde forre boscose, corsi d’acqua, cascate e distese pianeggianti.
I sentieri del Parco sono segnalati dal Club Alpino Italiano che li ha inseriti nel suo archivio nazionale. La maggior parte dei sentieri è percorribile a piedi e a cavallo mentre alcuni si prestano anche a tour in bicicletta o mountain bike.
Se avete deciso di visitare il Parco Regionale di Veio, vi consigliamo di visitare il sito ufficiale per qualsiasi informazione e per scegliere tra i tanti itinerari possibili.
I sapori di Castelnuovo di Porto
Dopo una passeggiata nel borgo, sarà difficile resistere ai sapori della cucina locale. I piatti tipici di Castelnuovo di Porto sono quelli della cucina laziale e della tradizione contadina. Dai tonnarelli cacio e pepe, un classico della tradizione romana, alla pasta alla gricia, preparata con guanciale, pecorino e pepe. Se preferisci i secondi piatti, prova l’abbacchio alla scottadito, la carne di agnello cotta alla brace, oppure la coratella con carciofi, un piatto rustico e saporito che ti conquisterà.
Nei ristoranti del borgo si può gustare anche il vino locale, prodotto nelle cantine dei dintorni. La zona di Castelnuovo di Porto è infatti inserita nel contesto dei Colli della Sabina, una regione caratterizzata da un terreno ricco di minerali e un clima favorevole alla viticoltura.
I vigneti locali producono principalmente vini rossi e bianchi da uve tradizionali come il Sangiovese, il Montepulciano e il Trebbiano. I vini della zona sono noti per il loro carattere rustico e genuino, con sapori intensi e fruttati. La vicinanza a Roma e l’influenza delle tradizioni locali li rendono perfetti da abbinare ai piatti tipici della cucina laziale, come l’abbacchio e i formaggi locali.
Dove mangiare a Castelnuovo di Porto
Chiudiamo la digressione sulla cucina locale con una selezione di pizzerie, trattorie e ristoranti che offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo:
Pizzeria Il Frantoio di Ottavio
Situata nel centro storico, Il Frantoio è famosa per le sue pizze, sia con impasto tradizionale che senza glutine. Molto apprezzato è l’antipasto della casa, con mozzarella di bufala e altre delizie locali. Il servizio è veloce e cortese, e i prezzi sono contenuti. Un locale perfetto per chi cerca una serata informale con una pizza gustosa (Gastroranking; Restaurant Guru)
Pizzeria Il Portico
Questo locale è noto per le pizze con impasto sottile e saporito. Le porzioni sono abbondanti e i prezzi onesti, rendendolo una scelta popolare per chi vuole mangiare bene senza spendere troppo. È molto frequentato per il buon rapporto qualità-prezzo, soprattutto per le famiglie (Gastroranking).
La Femminella
Un locale accogliente con un’ottima selezione di pizze. È molto apprezzato per le pizze maxi con quattro gusti diversi. Il servizio attento e l’atmosfera informale rendono l’esperienza piacevole per una cena semplice ma con grande attenzione alla qualità del cibo (Restaurant Guru)
Se preferisci evitare la pizza, Castelnuovo di Porto offre anche ottime trattorie e ristoranti con cucina tradizionale. Ecco alcune opzioni dove gustare piatti tipici:
Le Cucine del Castello
Questo ristorante, situato all’interno del suggestivo Palazzo Ducale, propone piatti della cucina tradizionale italiana con un tocco raffinato. Il menù varia stagionalmente, includendo antipasti a base di salumi e formaggi locali, primi come tagliolini al tartufo o pappardelle al cinghiale, e secondi di carne come l’abbacchio o il maialino al forno (Restaurant Guru)
Raffineria Bistrot
Un ristorante dall’atmosfera contemporanea che propone una cucina italiana rivisitata. Il menù include piatti sia di carne che di pesce, con ingredienti freschi e locali. È molto apprezzato per la qualità delle materie prime e l’attenzione ai dettagli, mantenendo comunque prezzi ragionevoli (Restaurant Guru).
Antico Forno
Questo locale è specializzato non solo in pizza ma anche in piatti tipici come i primi della tradizione romana, come la carbonara e l’amatriciana, oltre a secondi di carne e verdure di stagione. È perfetto se cerchi qualcosa di più tradizionale senza rinunciare alla semplicità e genuinità (Restaurant Guru).
Le feste tradizionali
Le sagre e le feste locali rappresentano un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura del luogo. A metà settembre, ad esempio, la sagra degli gnocchi, giunta nel 2024 alla sua XIV° edizione, attira ogni anno numerosi visitatori.
Nel mese di gennaio, altra manifestazione, probabilmente la più importante, è la Festa di San Sebastiano, il patrono del paese, celebrato con processioni, fuochi d’artificio e concerti.
Come arrivare e dove parcheggiare
Raggiungere Castelnuovo di Porto da Roma è semplice e veloce. In auto, basta prendere l’autostrada A1 in direzione Firenze e uscire a Castelnuovo di Porto. Il percorso dura circa 30 minuti, rendendolo ideale per una gita giornaliera. Una volta arrivati, è possibile parcheggiare nelle aree designate vicino al centro storico. Ci sono diversi parcheggi gratuiti e a pagamento, ben segnalati, che permettono di lasciare l’auto in tutta sicurezza e godersi la visita senza preoccupazioni.
Castelnuovo di Porto offre un’esperienza autentica e rilassante, lontana dal caos cittadino ma facilmente accessibile, perfetta per chi cerca una giornata all’insegna della cultura, della natura e del buon cibo.