Benzina, diesel, gpl, metano o elettrico? Soprattutto in tempo di crisi è questa la domanda che si sente ripetere sempre più spesso da chi vuole acquistare o cambiare la propria auto. Anche perché l’offerta negli ultimi anni si è decisamente arricchita e diversificata!

 

Quale alimentazione per la mia auto?

Vediamoli da vicino, questi sistemi di alimentazione. E cerchiamo di capirne i pro e i contro, ma soprattutto in quali casi sono consigliabili. Perché sia chiara una cosa prima di tutte: non esiste l’alimentazione perfetta in assoluto, ma quella migliore per il tipo di esigenze che abbiamo.

 

Sistema elettrico

Partiamo dal sistema elettrico, ancora poco diffuso nel nostro Paese ma in costante crescita negli ultimi anni. Le innovazioni tecnologiche stanno rendendo sempre più conveniente passare a un’auto elettrica: i prezzi dei vari modelli in circolazione, infatti, si stanno decisamente abbassando e la presenza di colonnine per la ricarica (uno dei limiti fino a qualche anno fa) è in rapida diffusione nelle più grandi città.

 

Optare per l’elettrico significa prima di tutto fare una scelta ecologica e rispettosa dell’ambiente. Ad emissioni zero. Ma anche i vantaggi per le nostre tasche sono molteplici: la spesa media per ricaricare una vettura è di circa 3 euro per percorrere 160 chilometri; i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria sono più bassi rispetto a un’auto a combustione; il bollo non si paga per cinque anni (in alcune regioni l’esenzione è estesa anche agli anni successivi) e anche le assicurazioni sono meno care; si può parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu e le zone a traffico limitato e le corsie preferenziali non sono più off-limits.

 

Il mercato inizia ad offrire modelli sempre più innovativi: per citarne un paio, la Twizy a due posti e l’utilitaria Zoe della Renault, entrambe proposte a un prezzo concorrenziale. La piccola Twizy può essere ricaricata completamente in appena 3 ore e mezza, anche attraverso una normale presa domestica. Ancora più rapidi i tempi per ricaricare la batteria della Zoe, che ha un’autonomia di 240 km. In entrambi i casi le batterie possono essere noleggiate a un canone che varia in base ai chilometri che si percorrono annualmente.

 

Benzina o Diesel?

Quante giornate abbiamo passato ad arrovellarci sull’atroce dilemma, facendo calcoli e statistiche sui costi di gestione dei due unici carburanti disponibili fino a poco tempo fa? Tutto questo sembra oggi un lontano ricordo con l’avvento dei carburanti ecologici e delle auto ibride.
Tuttavia le automobili alimentate a benzina e a diesel sono ancora la stragrande maggioranza fra quelle in circolazione. Questo deriva in parte dal fatto che l’aggiornamento del parco auto è un processo che dura parecchi anni, soprattutto in tempo di crisi.  Ma anche le prestazioni maggiori dei motori benzina e anche diesel delle ultime generazioni possono spiegare questa tendenza. Nella patria del cavallino rampante, pochi restano insensibili al piacere della guida sportiva… magari al volante di un’auto brillante e potente.
La differenza fra le due opzioni in termini di prestazioni si è andata livellando nel tempo così anche per quanto riguarda la durata di vita del motore. Il diesel tuttavia, pur essendo più economico come prezzo al litro, richiede spese maggiori per la manutenzione e i materiali di consumo, quindi risulta vantaggioso rispetto alla benzina, se si percorrono molti chilometri.

 

Metano

Il costo minore è uno dei maggiori vantaggi. Oltre a questo, l’acquisto di auto a metano è spesso supportato da diverse forme di incentivi e promozioni. Chi sceglie l’auto a metano lo fa anche per il rispetto dell’ambiente, perché inquina meno rispetto agli altri carburanti. Sempre per lo stesso motivo ricordiamo poi che circolando a metano si può entrare di solito nelle aree a traffico limitato. Infine, rispetto a benzina e diesel anche la durata del motore si allunga.
Tra gli svantaggi: minori prestazioni; poca autonomia con un pieno aggravata dal fatto che ci sono ancora pochi distributori; maggiore spesa per la revisione; ed infine – se l’impianto viene istallato dopo l’acquisto – riduzione del vano bagagliaio per fare posto al serbatoio.

 

Gpl

Il gpl ha gli stessi vantaggi del metano: ecocompatibilità e risparmio. Il costo è leggermente superiore, però vanta una maggiore autonomia: in media con un pieno di metano si percorrono circa 250km, con il gpl ben 400! Inoltre la diffusione attuale dei distributori di gpl è molto superiore al metano, il che può evitare lunghi tragitti per i rifornimenti. Vanno sempre calcolati i costi di manutenzione e revisione, oltre al fatto che sulle cilindrate  maggiori il risparmio rispetto al diesel si attenua.
Occorre sempre ricordare che anche i costi di questi carburanti ecologici sono influenzati dallo stile di guida: evitare un approccio sportivo, segnere il motore per soste di qualche minuto, limitare l’uso del condizionatore, usare pneumatici con bassa resistenza… tutti consigli validi per risparmiare carburante in ogni caso!

 

Ibrido

E per finire, l’alimentazione ibrida. Parlare di ibrido è come parlare di un mondo di soluzioni e sistemi alternativi anche molto diversi fra loro e in veloce evoluzione. Si va dalle auto micro-ibride, dove  la normale batteria si ricarica parzialmente in frenata, quel tanto che basta al motorino di avviamento di far partire lo Start&Stop in coda o al semaforo; fino alle full-hybrid, che permettono di viaggiare in modalità solo elettrica, anche se per  brevi tragitti e a velocità limitate. Ma per le soluzioni più avanzate i costi sono ancora impegnativi… e quindi occorrerà attendere ancora qualche tempo che la tecnologia faccia altri passi avanti per rendere queste soluzioni alla portata di tutti!

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Benzina, diesel, gpl, metano o elettrico?
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L'offerta negli ultimi anni si è decisamente arricchita e diversificata, in questo articolo una lista delle tipologie a confronto.
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