Classificata tra i Borghi Autentici d’Italia, Cervara di Roma, posta su uno sperone roccioso del Monte Pellione che domina la Valle dell’Aniene, a 1.053 metri di altezza, è il paese più alto della provincia di Roma ed il secondo del Lazio dopo Filettino.
A soli 40 chilometri da Roma, questo pittoresco borgo medievale, con le sue stradine lastricate e i suoi panorami mozzafiato, offre una fuga incantevole dalla frenesia della città eterna.
Incastonata tra le montagne e circondata da una natura incontaminata, Cervara è un’irresistibile meta turistica per gli amanti della tranquillità e delle bellezze paesaggistiche.
Il paese
Il centro storico di Cervara è un suggestivo intrigo di vicoli, scalinate, archi, cortili e piazzette, percorribile esclusivamente a piedi. Come tanti borghi medievali, nella parte più alta del paese, in posizione strategica, si sviluppa il castello intorno a cui, nel corso degli anni, si è sviluppato il centro abitato, arrampicato lungo i fianchi della montagna.
Al centro del paese, la piazza principale e, subito sotto l’antico castello, la chiesa di S. Maria della Visitazione che custodisce le spoglie di San Felice, martire cristiano rinvenuto nella catacomba romana di San Callisto ed oggi patrono del paese.
All’ingresso del centro abitato, si può visitare la chiesa rurale di Santa Maria della Portella, eretta nel XIV secolo d.C. e chiamata così proprio per la sua collocazione. Più in basso rispetto al paese si trovano le rovine dell’antico avamposto de La Prugna con la caratteristica torre d’avvistamento.
Cenni storici su Cervara
I primi documenti storici in cui troviamo menzionata Cervara risalgono all’anno 884 quando quello che allora veniva chiamato Monte Cervaria venne posto, insieme ad altri ben 23 “castelli” della Valle dell’Aniene, sotto il diretto controllo del monastero di San Benedetto.
Nei secoli successivi, Cervara fu teatro di duri scontri come la battaglia che, nel 1273, vide il castello assediato per ben due mesi dalle truppe di Papa Innocenzo V che sconfissero Pelagio da Jenne, autoproclamatosi abate e autore di razzie in tutta la valle dell’Aniene.
Nel 1592, furono invece i briganti ad assaltare il castello di Cervara e il vicino avamposto de La Prugna, decretando il declino della roccaforte che fu abbandonata. Oggi rimangono poche tracce del castello che appare nel suo antico splendore solo in un antico dipinto ad olio dell’800.
Il “borgo degli artisti”
Con meno di 500 abitanti, Cervara è forse il più caratteristico e pittoresco borgo dei Monti Simbruini, dominato dai ruderi di un antico castello e caratterizzato da panorami unici.
Non a caso, nel corso del tempo, pittori e artisti di tutta Europa, ispirati dalla bellezza del borgo e dei suoi paesaggi, hanno voluto lasciare una loro testimonianza, facendo di Cervara il “borgo degli artisti”
Tra i pittori che hanno visitato Cervara nel corso dei secoli ci sono Giuseppe Antonio Kock, l’illustratore Bartolomeo Pinelli ed il pittore francese Ernest Hébert che durante il suo soggiorno dal 1856 al 1858 ambientò a Cervara uno dei suoi quadri più celebri, Les Cervaroles, dipinto presentato al Salon de Paris del 1859.
Una targa è posta sull’arco dove è ambientata la scena ritratta nel dipinto
TraMerita un cenno anche Enric Hebborn, artista e falsario della seconda metà del Novecento che, negli anni ’80 realizzò il dipinto Il Brigante di Cervara che si può ammirare sotto un passaggio arcato del centro storico .
La tela rappresenta i briganti, il frutto di un bottino e un impiccato. Sullo sfondo appare Cervara con la sua rocca.
Il rapporto tra gli artisti e Cervara, è proseguito fino a tempi più recenti, con la realizzazione delle cosiddetta “Scalinata degli Artisti”, uno dei simboli del paese: lungo le scale che si arrampicano verso la sommità del paese, vari artisti hanno allestito una sorta di museo a cielo aperto posizionando o ricavando dalla roccia viva bassorilievi, dipinti, sculture e altre opere artistiche.
Sculture, murales e poesie che ornano le vie e le piazze di Cervara, opere donate da artisti di tutto il mondo per ricambiare l’ospitalità ricevuta dalle persone locali.
Nel 1998 fu conferita al Maestro Ennio Morricone la cittadinanza onoraria e, tra le testimonianze artistiche che abbelliscono il borgo, incise su una parete, ci sono le note dello spartito “Notturno – Passacaglia per Cervara”, composta dal Maestro Ennio Morricone, durante uno dei suoi soggiorni nel borgo.
Su Cervara, Morricone ha scritto: “Abbiamo trovato un posto dove c’è grande pace, ricerca dell’amicizia, e dove gli animali vivono con noi fra le baite e lungo le strade. In questo bellissimo ambiente ho trovato spesso fonte d’ispirazione per le musiche che ho scritto e che vivono di questa trovata serenità.”
Cosa vedere a Cervara
La Chiesa di San Giovanni Battista, situata nel cuore del borgo, è un esempio di architettura romanica lombarda risalente al XII secolo. Le sue imponenti pareti in pietra raccontano storie di fede e devozione che risuonano ancora oggi tra le sue navate. All’interno, gli affreschi medievali e le opere d’arte sacra catturano lo sguardo e l’anima dei visitatori, trasportandoli in un viaggio attraverso i secoli di storia religiosa e culturale di questo affascinante luogo.
Attraversando il fiume Aniene, si può raggiungere il Ponte Romano che rappresenta un importante punto di passaggio e un esempio dell’ingegneria dell’antichità, offrendo con la sua atmosfera suggestiva e la vista panoramica sul fiume, un luogo ideale per una passeggiata romantica o per scattare fotografie memorabili.
Il Museo Civico Archeologico, situato all’interno del centro storico, offre un’affascinante panoramica sulla storia e l’archeologia della regione. Nella collezione, spiccano reperti romani, medievali e rinascimentali, permettendo ai visitatori di immergersi nel passato di Cervara e delle sue vicinanze.
Nella piazza principale del borgo si trova la Fontana del Mascherone, caratteristica fontana che rappresenta un punto di riferimento iconico per gli abitanti di Cervara e i visitatori, in quanto la sua figura scolpita, raffigurante un mascherone dalle sembianze grottesche, è circondata da una vivace atmosfera che ne fa un luogo di incontro e di socializzazione per la comunità locale.
A breve distanza dal centro di Cervara si trova il suggestivo Santuario della Madonna di Quintiliolo, immerso nel verde delle colline circostanti e risalente al XIII secolo, il quale accoglie i pellegrini con la sua atmosfera serena e offre una vista panoramica spettacolare sulla valle sottostante.
Feste e sagre
Da non perdere le feste e le sagre locali che offrono un’occasione unica per immergersi nelle tradizioni e nei sapori della cucina locali.
Ad esempio, la Festa della Madonna della Portella che si celebra l’8 settembre con una processione notturna, che dalla chiesa parrocchiale arriva fino alla piccola chiesa fuori dal paese. A sfilare in processione sono gli uomini e le donne delle due confraternite, quella del SS. nome di Maria e quella del SS. Salvatore, i primi, vestiti con camice bianco e mozzetta blu, sorreggono lampioni di legno, insegne sacre, crocefissi e campanelli. I secondi, con camice bianco e mozzetta rossa, recano antichi stendardi e grosse candele.
Tra le specialità culinarie da non perdere ci sono la porchetta arrosto, i funghi porcini freschi e i formaggi locali, accompagnati da un bicchiere di vino rosso della zona. Per un’esperienza gastronomica autentica, consigliamo di visitare trattorie come “La Locanda del Borgo” o “Il Rifugio dei Sapori”, dove è possibile gustare piatti genuini preparati con ingredienti locali di alta qualità.
Come arrivare e dove parcheggiare
Per raggiungere Cervara in auto da Roma, si consiglia di prendere l’autostrada A24 in direzione dell’Aquila e uscire al casello Tivoli. Da lì, seguire le indicazioni per Cervara, che dista circa 15 chilometri dalla città di Tivoli. Una volta arrivati a destinazione, è possibile parcheggiare gratuitamente lungo le strade del centro storico o presso il parcheggio pubblico situato nelle vicinanze del Castello di Cervara.
Si può iniziare la visita del borgo proprio percorrendo la Scalinata degli Artisti, dopo aver parcheggiato l’auto in Piazza Giovanni XXIII, uno degli accessi al centro storico.
In conclusione, una gita a Cervara rappresenta un’opportunità unica per scoprire la bellezza e l’autenticità di un borgo medievale immerso nella natura, a breve distanza da Roma. Con i suoi tesori storici, le tradizioni culinarie e i panorami mozzafiato, Cervara promette di regalare ai visitatori un’esperienza indimenticabile fuori dalle rotte turistiche convenzionali.