I sistemi di park assist o parcheggio assistito sono ormai sempre più integrati nei nuovi modelli perché molto richiesti e apprezzati da chi sta al volante. Si tratta di una tecnologia alla quale possiamo affidarci in sicurezza per evitare tutte quelle manovre che a volte troviamo così fastidiose e faticose quando ci troviamo a dover fare un parcheggio un po’ difficile. Un’auto quindi che si parcheggia da sola? Quasi! Scopriamola più nel dettaglio.
Perché utilizzare un sistema di parcheggio assistito
Questa tecnologia è stata sviluppata per la prima volta circa 20 anni fa in Francia ed è nata dall’esigenza di aiutare l’automobilista in varie modalità di parcheggio, in particolare quello “affiancato”, spesso ritenuto il più complicato.
Non a caso il parcheggio è uno dei momenti più temuti anche durante l’esame della patente di guida. Ma se durante l’esame sappiamo bene che dovremo prestare la massima attenzione in questa prova, nella vita di tutti i giorni spesso ci facciamo prendere dalla fretta e finiamo con l’improvvisare manovre non del tutto corrette o funzionali per quella che è invece un’operazione complessa: posizionare correttamente il veicolo, inserire la marcia giusta, regolare lo sterzo, evitare eventuali ostacoli e le altre vetture nelle vicinanze. Con i sistemi di parcheggio assistito o automatico possiamo invece evitare anche quei noiosi micro-incidenti tanto frequenti soprattutto nelle grandi città.
Quali sono i sistemi di park assist
Esistono cinque diverse tipologie o modelli di sistemi di parcheggio assistito ordinati in una scala di progressiva automazione:
- Driver Assistance
- Partial Automation
- Conditional Automation
- High Automation
- Full Automation.
I primi presentano una automazione minima o assistita, caratterizzata dai soli sensori di distanza, a seguire quelli ad automazione parziale o condizionale, fino a quelli di tipo avanzato – presenti in tantissimi modelli oggi sul mercato come la Renault Scénic o la Nuova Megane – per arrivare alla automazione completa in cui è possibile effettuare il parcheggio senza premere i pedali né toccare il volante.
Come funziona il parcheggio assistito avanzato
I sistemi di park assist delle più moderne vetture sono composti da una serie di sensori ad ultrasuoni distribuiti lungo il perimetro esterno dell’automobile che sono in grado di rilevare le dimensioni esatte del parcheggio nonché eventuali ostacoli. Il software installato nella centralina calcolerà automaticamente lo spazio a disposizione creando una sorta di immagine virtuale dell’ambiente che circonda il mezzo e determinando quindi le manovre necessarie all’inserimento in parcheggio.
Ma non solo: grazie a una serie di impulsi elettrici che vengono trasformati in impulsi meccanici, sono in grado di far muovere il volante da solo per effettuare la manovra ideale e parcheggiare l’auto in orizzontale, verticale o a lisca di pesce. Possiamo quindi lasciare lo sterzo controllando soltanto i pedali e l’auto eseguirà la manovra da sola.
Se abbiamo poi parcheggiato la nostra automobile attivando questa comoda modalità, il sistema sarà anche in grado di farci uscire in totale autonomia.
Come si usa il park assist
Sarà sufficiente premere un pulsante e segnalare con la freccia il lato sul quale vogliamo parcheggiare per attivare il sistema e quindi i sensori di distanza che provvederanno al calcolo della manovra. Se lo spazio sarà sufficiente per la nostra auto, l’automobilista dovrà solo frenare o accelerare, mantendo una velocità inferiore ai 10 km/h, senza però sterzare: se il guidatore muoverà il volante, il sistema verrà automaticamente disinnescato per tornare velocemente alla modalità classica.
Grazie a questi sistemi possiamo quindi effettuare un parcheggio perfetto, in entrata e uscita, senza nessuno sforzo!