La mobilità sostenibile conviene! A partire dal 1° marzo 2019, chi acquista una nuova auto avrà un motivo in più per optare per una vettura a basso impatto ambientale. Grazie all’introduzione degli ecoincentivi, infatti, l’acquisto di auto elettriche, ibride o a basse emissioni di CO2 sarà una scelta che fa bene all’ambiente ma anche al portafoglio.
Tutti i vantaggi dell’Ecobonus
La Legge di Bilancio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre, prevede un ecobonus per chi acquista una nuova vettura “green” a prezzo di listino non superiore a 50.000 euro iva inclusa.
Per le auto elettriche con emissione di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km il contributo potrà raggiungere i 6.000 euro in caso di contestuale rottamazione di un’auto usata compresa nelle classi da Euro 0 a Euro 4. Per le auto ibride ad emissioni di CO2 comprese tra i 21 e 70 g/km, il contributo sarà di 2.500 euro in caso di rottamazione e 1.500 euro senza. Sconto di 1.500 euro anche per chi comprerà auto che emettono tra 70 e 90 grammi di CO2 al chilometro.
L’Ecobonus potrebbe riguardare anche l’acquisto di motorini elettrici o ibridi: fino a 3.000 euro e fino al 30% per chi rottama una moto di cilindrata inferiore o superiore ai 50 cc per comprare un veicolo non inquinante della stessa categoria.
Previste inoltre misure per incentivare l’acquisto e l’installazione di colonnine per ricaricare le auto elettriche con sgravi fiscali a sostegno della spesa sostenuta, compresa l’eventuale richiesta di un nuovo contatore fino a un massimo di 7 kW: detrazione del 50% dell’imposta lorda su una spesa totale massima di 3.000 euro.
Infine, per i veicoli a basse emissioni, è stato previsto l’accesso gratuito alle zone a traffico limitato. Le risorse messe a disposizione dal Governo per sostenere l’ecobonus ammontano a 60.000.000 di euro per il 2019 e ulteriori 140 milioni tra il 2020 e il 2021. Le misure incentivanti saranno valide fino al 31 dicembre del 2021.
Quanto si può risparmiare evitando l’Ecotassa
Stessa data prevista anche per lo scadere dell’ecotassa su auto di lusso e Suv prevista sempre in Legge di Bilancio. In attesa di capire cosa prevede il decreto ministeriale che disciplina l’applicazione delle misure entro 60 giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio 2019, avvenuta il 30 dicembre, l’accordo raggiunto ha ristretto la categoria delle auto inquinanti tassate a “suv” e “auto di lusso”, lasciando però dubbi e incertezze su quali saranno i criteri per determinare le categorie soggette a ecotassa.
Le normali utilitarie saranno escluse dalla penalizzazione mentre vi rientreranno auto molto costose e con emissioni di 20 punti superiori rispetto al limite stabilito nella norma originaria che prevedeva una tassa a partire da 150 euro superata la soglia dei 110 grammi di CO2 per chilometro percorso e fino a 120 g/km. La tassa saliva progressivamente fino ad un massimo di 3.000 euro per le auto che emettono oltre 250 g/km.
L’ecotassa ora funzionerà così: dal 1° marzo 2019 fino alla fine del 2021 la tassa ammonterà a 1.100 euro per auto con emissioni tra 161 e 175 g/km, 1.600 euro fino a 200 g/km, 2.000 euro fino a 250 g/km e 2.500 sopra i 250 g/km.
Un sistema che premia dunque le auto a basse emissioni, attualmente molto costose, ma soprattutto investe su un futuro sostenibile in cui andare in auto non debba significare togliere alle future generazioni il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro per la loro salute. Secondo l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, infatti, uno studio condotto in 9 Paesi e su circa 300.000 persone seguite per oltre 13 anni, ha dimostrato la relazione tra aumento delle polveri sottili e numero di tumori del polmone, indipendentemente da altri fattori come il fumo di sigaretta.