Questo è il periodo dell’anno ideale per le gite fuori porta e per conoscere storia, tradizioni e sapori dei borghi italiani. Se volete passare una giornata o un weekend fuori dalla città ma senza allontanarvi troppo, Bagnaia è il posto ideale. A circa un’ora e mezza da Roma, Bagnaia è un borgo nella provincia di Viterbo ed è conosciuta soprattutto per la presenza di una villa storica, Villa Lante, famosa per i suoi giardini all’Italiana e il parco monumentale.

I primi accenni storici al borgo risalgono al 963, quando era conosciuto come “Bangaria”. Per molto tempo Bagnaia è rimasta molto simile ai borghi circostanti, finché nel 1511 iniziò la costruzione della splendida villa manierista, completata successivamente dal Cardinale Gambara. Da quel momento, il centro viterbese attraversò una fase di maggiore notorietà e prosperità. Una delle cose più interessanti del luogo è che l’architetto senese Tommaso Ghinucci ridisegnò l’assetto urbanistico del borgo, creando l’attuale piazza ispirata a Piazza del Popolo di Roma.

Cosa vedere a Bagnaia

Bagnaia, situata ai piedi del Monte Cimino e lungo il tracciato della via Francigena, è una frazione di Viterbo e uno dei borghi più suggestivi della Tuscia. A Bagnaia, il termine “la bagnaia di dentro” si riferisce alla parte più antica e raccolta del borgo, situata vicino al centro storico, caratterizzata da vicoli stretti e antiche costruzioni. Al contrario, “la bagnaia di fuori” indica la zona circostante, che comprende le campagne e i terreni agricoli che un tempo costituivano il feudo della città. Questi due termini, quindi, distinguono la dimensione storica e quella rurale di Bagnaia, creando un contrasto tra il nucleo abitato e l’ambiente che lo circonda.

L’espressione “la bagnaia di dentro” e “la bagnaia di fuori” hanno origine dalla struttura e dall’evoluzione storica del paese. Il termine “bagnaia” in italiano deriva dal latino vinea o bagnarium, che indicava una zona adibita a giardino o frutteto, in particolare destinato alla coltivazione di piante da frutto.

La “bagnaia di dentro” si riferiva all’area più vicina al centro storico del paese, che rappresentava la parte più antica e abitata, mentre la “bagnaia di fuori” indicava le zone agricole e i terreni circostanti, che erano spesso utilizzati per coltivazioni o come aree di caccia. Questo modo di dire nasceva dalla necessità di distinguere la parte abitata da quella agricola, con una divisione che rifletteva la diversa funzionalità e il diverso sviluppo sociale ed economico del territorio.

Palazzo Ridolfi

Cosa vedere a Bagnaia: il palazzo Ridolfi
Palazzo Ridolfi (Foto: iluoghidelsilenzio.it )

La forte influenza della corrente rinascimentale, visibile in tanti piccoli centri abitati, ha interessato anche Bagnaia con la costruzione di edifici che rappresentano quel periodo storico. Uno di questi è Palazzo Ridolfi, detto anche Delle Logge o Palazzo Ducale. Se gradite una migliore visuale dell’edificio vi suggeriamo di entrare nella chiesa di San Rocco in viale Fiume, prima del ponte che conduce all’antico borgo. Il palazzo divenne residenza del Cardinale nel 1532, e fino al 1550 fu arricchito dalla Loggia, ambiente decorato con affreschi. La Loggia ha subito nel tempo vari interventi artistici da parte delle nobili famiglie che abitarono il palazzo, segnando quattro principali periodi: la fase Medici-Ridolfi (1532-1550), Gambara (1568-1590), Montalto (1590-1623) e Lante-Della Rovere (1656-1945). All’interno, la Loggia è ornata da grottesche e cinque riquadri con scene delle Storie di Enea, tra elementi vegetali ed emblemi dei Medici-Ridolfi. Sulla parete principale spicca un affresco con mappe e panorami di Firenze, Siena, Roma, Bagnaia e Napoli, oltre alla Fontana del Tevere, simbolo che richiama il mito di Enea.

Palazzo Riaro Gallo e Palazzo Settala

Proseguendo l’esplorazione degli edifici rinascimentali, un altro punto d’interesse di Bagnaia è Palazzo Riaro. La facciata del palazzo si distingue per una loggia divisa da colonne ioniche con un soffitto di legno. Il soffitto dell’edificio è interessato poi dalla presenza di un interessante affresco che celebra il cardinale Antonio Barberini che fu signore di Bagnaia.

Con il palazzo Riaro Gallo vi consigliamo anche la visita a Palazzo Settala per completare il percorso rinascimentale del borgo.

La città di dentro

Nella città di dentro di Bagnaia si trova la parte più antica del borgo e qui è possibile visitare alcuni tra i monumenti storici più significativi. Partendo da piazza XX Settembre, con la Fontana del Pisciarello formata da cinque cannelli, si accede al centro storico attraverso l’antica porta, affiancata dalla Chiesa di Santa Maria della Porta e dalla Chiesa della Madonna del Rosario. Entrambe si affacciano su Piazza Castello, un tempo fulcro della vita del borgo. Sopra, la Torre con il grande orologio decora il Palazzo Ducale. Proseguite lungo le stradine, godendo dell’atmosfera, e visitate Villa Lante con i suoi giardini.

Villa Lante e i giardini di Bagnaia

Cosa vedere a Bagnaia: villa Lante
Villa Lante (Foto: grandigiardini.it)

La principale attrazione di Bagnaia è Villa Lante, un’elegante dimora nobiliare rinomata per il suo giardino, uno dei più celebri esempi di giardino manierista del XVI secolo. Inizialmente pensata come casino di caccia, la villa assunse la sua forma attuale grazie all’architetto Jacopo Barozzi, noto come il Vignola, su incarico del Cardinale Gambara. Gli straordinari giochi d’acqua presenti nel giardino furono ideati da Tommaso Ghinucci da Siena, autore anche del progetto di Villa d’Este a Tivoli.

Tra gli elementi più emblematici di Villa Lante si trova la Fontana dei Mori, conosciuta anche come Fontana del Quadrato, visibile appena entrati nella villa. Intorno alla fontana, siepi curate formano un labirinto che conduce al primo terrazzamento, dove si ammira la Fontana dei Lumini, con settanta zampilli che incorniciano il getto centrale. Ai lati della fontana si trovano due grotte artificiali, adornate con statue di Nettuno e Venere. Al secondo terrazzamento si arriva attraverso la Catena del Gambero, una caratteristica simile a quella dei giardini di Palazzo Farnese a Caprarola, che culmina nella Fontana dei Giganti, rappresentante i fiumi Tevere e Arno. All’esterno del muro di cinta dei giardini si può ammirare la Fontana del Pegaso, dove l’acqua sgorga dalla figura del cavallo alato, accompagnata dai getti di quattro putti alati rivolti verso la statua principale.

Villa Lante è aperta dal martedì al sabato, con orari variabili a seconda della stagione. I visitatori possono accedere al Giardino all’Italiana, alle logge delle palazzine Gambara e Montalto e, parzialmente, al Parco. Le palazzine Gambara e Montalto sono visitabili dal martedì al venerdì, alle 12:00 e alle 15:00, previa prenotazione obbligatoria. Il biglietto d’ingresso costa 5€ (ridotto a 3€). Per aggiornamenti e ulteriori informazioni, è possibile consultare la pagina Facebook di Villa Lante.

Cosa mangiare a Bagnaia

La cucina di Bagnaia è un riflesso della tradizione gastronomica laziale, ma con alcune specialità che raccontano la storia e le tradizioni di questo borgo. Tra i piatti tipici, spicca la “gnocca alla bagnaiese”, una sorta di gnocchi di patate conditi con sugo di pomodoro, aglio e olio d’oliva, arricchiti da una spolverata di pecorino romano. Un altro piatto caratteristico è il “caciocavallo alla bagnaiese“, un formaggio fuso servito caldo, spesso accompagnato da pane casereccio e verdure locali. La cucina di Bagnaia non rinuncia ai sapori rustici e genuini, con piatti a base di carne, come il “maiale alla cacciatora”, cucinato con erbe aromatiche e pomodori freschi. Questi piatti, semplici ma ricchi di sapore, sono preparati con ingredienti freschi e locali, che riflettono la connessione del borgo con la terra e le tradizioni contadine.

Piatti strettamente legati alla cultura gastronomica di Bagnaia, che conserva e celebra tradizioni culinarie che riflettono l’identità del territorio, sono poi l’Acqua Cotta, gli Stracci e la Pizza di Pasqua.

L’Acqua Cotta è una zuppa rustica, originaria dell’area dei Monti Cimini, che viene preparata con verdure di stagione, pane raffermo, olio d’oliva, aglio e pepe, talvolta arricchita con uova o formaggio. È un piatto povero ma ricco di sapore, perfetto per il clima montano del borgo.

Gli Stracci sono un tipo di pasta fatta in casa, simile a piccoli straccetti di pasta sfoglia, condita con sughi di carne o pomodoro. Questo piatto è tipico delle zone rurali del Lazio, e a Bagnaia viene preparato in occasioni speciali, come le festività.

Infine, la Pizza di Pasqua è una torta salata tradizionale che si prepara in occasione della Pasqua. A Bagnaia, come in molti altri borghi del Lazio, la pizza di Pasqua è fatta con una base di pasta arricchita con formaggi locali e uova, spesso consumata insieme a salumi e altre specialità durante le celebrazioni pasquali.

Feste e sagre

Se capitate a Bagnaia in inverno, nel mese di gennaio si svolge uno degli eventi più importanti del borgo, il Fuoco di Sant’Antonio. Il 16 gennaio, infatti, un grande fuoco che viene chiamato in gergo “focarone” viene acceso in piazza XX Settembre. Prima del rituale di accensione c’è la parata di un corteo storico e negli altri giorni vengono organizzati giochi popolari e banchetti di cibo. Se invece preferite l’estate, ad agosto c’è la Sagra degli Stracci, dedicata proprio alla tipica pasta di cui vi abbiamo parlato. Il borgo intero partecipa alla sagra e ciascuna piazza partecipa attivamente con gruppi musicali, giochi per bambini e degustazioni.

Come arrivare in auto da Roma

Per arrivare in auto da Roma, si può seguire la Cassia bis fino a Monterosi e poi proseguire sulla Cassia o sulla strada provinciale Cimina (seguendo le indicazioni per Viterbo e successivamente per Bagnaia). Se invece si arriva dall’uscita Orte dell’autostrada A1, basta imboccare la SS 675 in direzione Viterbo e uscire allo svincolo per Bagnaia – Montefiascone, seguendo poi le indicazioni per Bagnaia.