Se oltre alla conoscenza storica e culturale, durante le vostre gite fuori siete in cerca anche di percorsi enogastronomici, vi suggeriamo di seguire la “strada dell’olio” e di fermarvi a visitare uno dei borghi che rientra nel percorso: San Polo dei Cavalieri.
Si tratta di un piccolo comune di circa 3.060 abitanti, situato nella provincia di Roma. Questo paese si trova sulle pendici meridionali dei Monti Lucretili, a 651 metri sul livello del mare, in una posizione molto panoramica.
Il borgo è di origine medievale ed era conosciuto come “Castrum Santi Pauli”. La fondazione si attribuisce ai “Monaci di San Polo” nell’XI secolo, i quali governarono il territorio fino al XIV secolo, quando Bonifacio IX assegnò il feudo alla famiglia Orsini. Questo passaggio segnò una fase di miglioramento delle difese del borgo, con l’ampliamento delle mura.
San Polo dei Cavalieri è un luogo caratterizzato da storia e cultura, testimone di vicende affascinanti che vanno dal prestigio accademico al passaggio di figure iconiche come Giuseppe Garibaldi. Nel 1849, infatti, il noto condottiero e sua moglie Anita attraversarono questo borgo, un evento che aggiunge fascino a questo piccolo comune. Per chi cerca uno scorcio autentico del passato, San Polo è una meta che non può mancare, immersa nel paesaggio suggestivo delle colline romane. Ma vediamo quali sono le attrazioni principali del luogo.
Il Castello Orsini-Cesi-Borghese
Un percorso di visita a San Polo dei Cavalieri può cominciare dal cuore del borgo con il Castello Orsini-Cesi-Borghese. Questo edificio medievale, che domina la piazza principale, è stato restaurato nel 1989 quando è stato acquisito dal Comune. Il castello rappresenta uno dei simboli della cittadina e offre uno spaccato di vita medievale, illustrando il ruolo dei piccoli centri fortificati che circondavano Roma e ne costituivano il sistema di difesa.
La struttura si sviluppa su una base rettangolare, con il mastio al centro e torri semicircolari agli angoli dotate di merlature sulla sommità. Nel cortile si trova una cisterna ottagonale, ornata con colonnine e stemmi della famiglia Orsini, realizzati nella bottega di Taddeo e Federico Zuccari. La cisterna, costruita nel 1439, fu opera di un artigiano noto come Mastro Guglielmo. All’interno dei saloni sono visibili affreschi che raffigurano scene mitologiche, paesaggi e stemmi della famiglia Cesi, eseguiti dagli allievi della scuola dei fratelli Zuccari. Nelle vicinanze trovate il Museo civico della preistoria.
La chiesa di San Nicola di Bari
Proseguendo la visita, tra le caratteristiche viuzze del borgo antico si giunge alla Chiesa di San Nicola di Bari, un’altra perla storica del paese. Costruita tra il XIII e il XIV secolo, questa chiesa si distingue per la sua struttura semplice a navata unica. Notevole è il suo campanile, nato come torre di difesa e poi incorporato nella chiesa. Tra le opere interne si trova un affresco raffigurante il Battesimo di Gesù, in cui è possibile riconoscere anche il Castrum medievale di San Polo, con le torri e le mura originali. L’affresco risale alla fine del XVI secolo.
La chiesa di Santa Lucia
Tra le chiese di San Polo, la più antica è quella dedicata a Santa Lucia, che conserva quasi interamente il suo aspetto originario. Questa chiesa, costruita all’interno del Castrum di Sancti Pauli, risale al periodo medievale e mantiene il fascino delle sue forme antiche. Nel XV secolo, la chiesa era già dotata di campanile, come riportato negli Statuti. L’interno è organizzato in una pianta a croce greca, e il suo soffitto a capriate lignee è un esempio della qualità delle lavorazioni dell’epoca, intatte nonostante il passare del tempo.
Il Parco dei Monti Lucretili
Questo parco è uno dei più grandi del Lazio e la sua grande ricchezza naturale è data dalla particolare struttura del paesaggio, di origine pre-appenninica. Qui la vicinanza del mare ha favorito la creazione e la coesistenza di diversi biotopi, generati da microclimi che variano in base alle esposizioni e influenzati dalle differenti correnti d’aria che attraversano il complesso montuoso. L’imponente profilo del rilievo sovrasta la Campagna Romana, la Sabina e l’area Tiburtina, in netto contrasto con il paesaggio interno, che mostra una sequenza di alture moderate, intervallate da pianori carsici e piccole valli destinate al pascolo, mentre la dorsale del Monte Pellecchia spicca con le sue caratteristiche distinte rispetto alle zone più aspre e rocciose dell’area sud-orientale di Licenza.
Per visitare il parco e conoscere tutti i dettagli sull’escursione è possibile visitare il sito ufficiale: parcolucretili.it
Villa d’Este
A soli 18 minuti in auto, alla visita di San Polo dei Cavalieri potreste combinare la visita a villa d’Este a Tivoli. Nel 2001 è stata inclusa nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO, riconosciuta come esempio straordinario del giardino italiano grazie all’incredibile varietà di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e strumenti idraulici musicali. Dopo la delusione per non essere stato eletto papa, il cardinale Ippolito II d’Este diede vita in questo luogo allo splendore delle corti di Ferrara, Roma e Fontainebleau, rievocando la magnificenza di Villa Adriana.
Governatore di Tivoli dal 1550, immaginò fin dall’inizio un giardino lungo il pendio della Valle Gaudente, ma solo dopo il 1560 il progetto della Villa, con il suo programma architettonico e simbolico, fu definito da Pirro Ligorio, pittore, archeologo e architetto, e messo in opera dall’architetto di corte Alberto Galvani. Il palazzo fu decorato dalle principali figure del tardo manierismo romano. La Villa era quasi conclusa quando Ippolito d’Este morì nel 1572. Nei secoli successivi subì vari interventi, ma anche un periodo di declino, fino a quando il cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe la riportò in auge, ospitando anche il celebre compositore Ferenc Liszt (1811-1886). La Villa fu acquisita dallo Stato italiano e, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, venne restaurata e aperta al pubblico.
La strada dell’olio
Oltre al suo valore storico, San Polo dei Cavalieri è un’importante tappa nell’itinerario enogastronomico della Strada dell’Olio e dei prodotti tipici della sabina. Qui, la tradizione dell’olio d’oliva si fonde con la cultura locale, rendendo l’esperienza particolarmente appetitosa. I visitatori possono degustare il famoso “oro giallo” del territorio su una bruschetta rustica, a pochi chilometri dalla capitale, in un’atmosfera che celebra la genuinità dei sapori tipici della Sabina.
Dove e cosa mangiare
Fra i piatti tipici della cucina laziale vi consigliamo di provare qui a San Polo dei Cavalieri il carciofo, preferibilmente alla giudia. In generale a San Polo dei Cavalieri, la cucina è caratterizzata da piatti semplici ma gustosi, spesso ispirati alla tradizione contadina della zona laziale. Tra i piatti tipici, i ristoranti locali propongono spesso i “saltimbocca alla romana,” fatti con fettine di vitello, salvia e prosciutto, o le classiche fettuccine ai funghi porcini, servite in porzioni generose e preparate rigorosamente con pasta fresca fatta in casa. Oltre ai carciofi fritti anche la zuppa di ceci è molto richiesta, celebrando ingredienti stagionali e locali. Come abbiamo detto la zona è nota anche per la produzione di olio d’oliva di qualità, spesso servito come condimento per le bruschette o come base per altre ricette.
Alcuni ristoranti storici, come Il Braciere, offrono specialità della cucina locale, tra cui antipasti di salumi e formaggi, oltre a pizze tradizionali e secondi di carne. Questi ristoranti hanno una clientela affezionata anche grazie all’atmosfera accogliente e ai prezzi ragionevoli, che attirano sia gli abitanti locali sia i turisti alla ricerca di un’autentica esperienza culinaria laziale.
Una curiosità interessante, se cercate un luogo intimo in cui mangiare, e per intimo intendiamo solo per due persone, proprio fra le stradine del borgo c’è Intimo Home Restaurant, un ristorante con un solo tavolo dove lo chef Riccardo Arcangeletti vi farà provare il suo menù degustazione per 70 euro a persona. Si tratta del ristorante più piccolo della storia e lo chef in pratica cucina solo per voi.
Come arrivare da Roma
Arrivare a San Polo dei Cavalieri in auto da Roma è molto semplice, vi basterà prendere la A24 in direzione Tivoli dove poi dovrete uscire per poi immettervi nella SS 363, proseguire per Marcellina e infine seguire le indicazioni per San Polo.
Una strada alternativa può essere la via Salaria in direzione Rieti passando per Monterotondo Scalo e dopo circa 4 km svoltare verso Palombara Sabina quindi procedere verso Tivoli e poi in direzione Marcellina fino a San Polo.